Mese: Agosto 2014

Gli 11 videogiochi sportivi che hanno segnato un’epoca

Da Eurosport0 6 agosto 2014  

Grafiche spettacolari e iperrealistiche, giocabilità e fluidità incredibili, possibilità di giocare online e di personalizzare giocatori e squadre: al giorno d’oggi, sono caratteristiche che ci aspettiamo di trovare in qualsiasi videogame sportivo, anche di bassa lega, ma per arrivare agli standard attuali, l’industria dei videogiochi si è evoluta lentamente nel tempo attraverso una serie di tappe e capisaldi. Quali sono i giochi che hanno segnato un’epoca e che resteranno sempre indelebili nei nostri ricordi?

PONG (1972) – Uno schermo nero con due barrette verticali alle estremità e una pallina (quadrata, in realtà) che rimbalza da una parte all’altra: prodotto dalla Atari, PONG è stato il primo vero video-game sportivo (simula, come suggerisce il nome, una partita di tennis-tavolo) a raggiungere le grandi masse, Nonostante la grafica estremamente minimalista e la semplicità del game-play in sé, PONG si è trasformato, col tempo, in una icona popolare: anche se siete nati dopo gli anni ’70, non potete non riconoscerlo o, quantomeno, aver giocato almeno una partita su un emulatore.

TRACK & FIELD (1983) – Prodotto dalla Konami in vista delle Olimpiadi di Los Angeles 1984, ha segnato una svolta nella modalità di gioco, basata sulla rapida pressione dei tasti. Sei le discipline in cui competere, in una sorta di esathlon comprendente i 100 metri, il salto in lungo, il lancio del giavellotto, i 110 metri ostacoli, il lancio del martello e il salto in alto: se lo avete finito almeno una volta, probabilmente ricorderete di aver avuto il braccio in fiamme per qualche minuto, tanta era la foga con cui venivano schiacciati i tasti per rendere il nostro atleta virtuale il più performante possibile. Ma la firma del nuovo record del mondo era un’ottima medicina…

NBA JAM (1993) – Schiacciate con voli surreali, canestri realizzati in condizioni di equilibrio impossibili, tiri da tre punti infuocati: prodotto dalla Midway, NBA Jam ha saputo mischiare in maniera spettacolare ed estremamente coinvolgente lo sport con l’immaginazione e la fantasia, permettendo ai propri atleti virtuali acrobazie e gesti possibili soltanto nei sogni, e per questo di grande impatto sulla fantasia dei fruitori dell’epoca, che stavano facendo la conoscenza con la NBA e il Dream Team. Un 2-contro-2 senza esclusione di colpi, con la possibilità di scegliere tra tutte le franchigie NBA e utilizzare in prima persona le grandi leggende dell’epoca, compresa la chicca di Mike Iuzzolino (poi visto a lungo in Italia) con i Dallas Mavericks.

VIRTUA STRIKER (1994) – Sviluppato da Sega, è stato il primo videogame sportivo ad utilizzare un sistema di grafica 3D, dando finalmente profondità al gioco e all’azione, altrimenti appiattito su disegni bidimensionali. La prima versione del gioco, edita nel 1994, è stata poi seguita da una lunga serie in cui ha brillato Virtua Striker 2, prodotto in occasione dei Mondiali di calcio di Francia ’98 e che dava la possibilità di scegliere fra le squadre di tutto il mondo e disputare il torneo partendo dagli ottavi.

GRAND PRIX 2 (1996) – Meglio conosciuto come GP2, è stato il primo simulatore di guida a segnare un’epoca per il suo realismo e giocabilità: prodotto dalla MicroProse sotto licenza ufficiale della FIA, schierava squadre e piloti del 1994 con la possibilità di partecipare all’intero Mondiale di F1 attraverso 16 Gran Premi, con partenza in Brasile e chiusura della stagione in Australia. Rispetto ai classici simulatori di guida, GP2 presentava un motore grafico molto più realistico, un’intelligenza artificiale migliorata e opzioni di guida innovative: certo, per i principianti c’era sempre la modalità “indistruttibilità”, che permetteva di uscire indenne da ogni incidente, ma anche di speronare le macchine avversarie così da riuscire ad avvantaggiarsi e vincere la corsa.

FIFA 98 (1997) – Prodotto dalla EA Sports in vista dei Mondiali di Francia (il nome originale, in realtà, era “FIFA: Road to World Cup 98”) è stato una delle migliori versioni del gioco delle origini (probabilmente dopo quella del 1996) per grafica, giocabilità e quantità/accuratezza di squadre e giocatori disponibili. Il gioco, con telecronaca in italiano affidata a Massimo Caputi e Giacomo Bulgarelli, presentava la possibilità di disputare 11 campionati nazionali e di utilizzare qualsiasi squadra nazionale attraverso un lunghissimo percorso che cominciava con le qualificazioni al Mondiale fino alla fase finale della competizione stessa, con esultanze varie e sfrenate per i gol realizzati. Curiosa, divertente e molto apprezzata dagli utenti era anche la modalità calcio a 5, con partite giocate nello stadio coperto, già sdoganata con Fifa 97 ma molto migliorata. Famosissima anche la colonna sonora del gioco, tanto che “Song 2”, più che un grandissimo successo dei Blur, era diventata la canzone di Fifa 98…

VIRTUA TENNIS (1999) – Otto campioni che si sfidano nei quattro Grandi Slam prima del grande match finale, a Los Angeles: se PONG ha segnato l’inizio dell’epoca dei videogame sportivi, Virtua Tennis ha portato il tennis stesso all’estrema potenza nelle sale giochi prima e nelle consolle successivamente, con le sue evoluzioni. Jim Courier, Tommy Haas, Tim Henman, Thomas Johansson, Yevgeny Kafelnikov, Carlos Moya, Mark Philippoussis e Cédric Pioline, tutti con un colpo o una particolarità speciale che li contraddistingueva evidenziando i loro reali punti di forza: si partiva da Melbourne (cemento), per arrivare poi a Parigi (terra), New York (cemento) e Wimbledon (erba), quattro match in serie con difficoltà crescente per raggiungere il prestigioso Sega Grand Match sul tappeto di Los Angeles.

NBA LIVE 2000 (1999) – Per grafica (rapportata agli standard dell’epoca) e giocabilità, è stato probabilmente uno dei migliori titoli della serie, in cui era ancora possibile disputare una partita intera (di 48 minuti, per intenderci) e collezionare statistiche complessive realistiche, con un buon bilanciamento fra tiri tentati e sbagliati, punti realizzati, rimbalzi, stoppate, recuperi, e così via. Tra le principali caratteristiche innovative del gioco, c’era la possibilità di utilizzare squadre composte da All-Star del passato e di affrontare anche Michael Jordan, alla sua prima ufficiale apparizione nella serie; oltre alla modalità 1-contro-1 al campetto e a quella gestionale molto più accurata (draft compreso), NBA Live 2000 permetteva all’utente di creare nuovi giocatori con volti più o meno realistici, grazie all’opzione “Face in the game” che trasformava una vera foto in una figura 3D.

TONY HAWK’S PRO SKATER (1999) – Rilasciato dalla Neversoft, è il capostipite di una fortunatissima serie che è proseguita, con grande successo, fino ai giorni nostri. La leggenda dello skateboard statunitense, Tony Hawk, ha partecipato in prima persona allo sviluppo del gioco e alla creazione dei trick necessari per superare i vari livelli: il game-play innovativo, le modalità di controllo e il design accurato lo hanno portato presto in cima alle classifiche dei giochi più venduti e a un grande successo mondiale. Oltre a Tony Hawk, era possibile scegliere altri 9 skater (con rispettive voci e tavole) che si sfidavano su 9 piste differenti: il superamento di un livello permetteva di sbloccare personaggi, contenuti e accessori nuovi.

ISS PRO EVOLUTION (1999) – Il terzo titolo della serie prodotta dalla Konami è stato quello che ha definitivamente aperto il conflitto con Fifa per il dominio nel mercato calcistico dei video-game. Rispetto alle versioni precedenti, quella del 1999/2000 presentava animazioni e un game-play molto più realstico, con grafica, movimenti e caratteristiche dei giocatori decisamente più accurate. Il gioco conteneva 53 nazionali di calcio e 16 squadre di club, senza però licenza ufficiale: così, nonostante squadre, stadi, loghi e colori delle divise fossero ufficiali, i nomi dei giocatori venivano storpiati anche in modo grottesco, una particolarità, però, che ha reso il gioco ancor più famoso e divertente.

CHAMPIONSHIP MANAGER 2001/02 (2001) – E’ l’edizione prodotta per il decimo anniversario della serie Championship Manager, più conosciuta in Italia con il nome di “Scudetto”. Nata dieci anni prima con una grafica molto minimalista e la possibilità di scegliere soltanto fra le 4 divisioni inglesi e le maggiori coppe europee, la serie si è poi sviluppata in maniera costante e impressionante nel corso della decade fino ad arrivare a un pool di giocatori enorme ed estremamente dettagliato e all’introduzione di opzioni per gestire/allenare la squadra sempre più numerose e realistiche. Nella versione del 2001/02, è possibile controllare tutte le società italiane dalla Serie A alla C2, con un database complessivo di oltre 100.000 giocatori, compresi tantissimi giovani da scoprire, seguire e acquistare.

 

di Daniele FANTIN

FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO SETTORE GIOVANILE E SCOLASTICO: Comunicato n° 1

                                                              COMUNICATO N°1 SGS
figcSTAGIONE SPORTIVA 2014/2015
INDICE
PREMESSA
1. ATTIVITA’ di BASE
2. ATTIVITA’ GIOVANILE AGONISTICA
3. ATTIVITA’ di CALCIO FEMMINILE
4. ATTIVITA’ di CALCIO a 5
5. ATTIVITA’ SCOLASTICA
6. TUTELA della SALUTE e della SICUREZZA
7. NORME GENERALI per lo svolgimento delle attività giovanili
8. REGOLAMENTAZIONE dei TORNEI organizzati dalle società

                                            ALLEGATI