Mese: Gennaio 2015

Via Padova 36, una casa tante storie

Un edificio che vuole essere il simbolo della convivenza e della solidarietà tra famiglie italiane e straniere, tra giovani e anziani. Un progetto promosso da Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, Fondazione Housing Sociale, Fondo Immobiliare di Lombardia e Abitare Sociale Metropolitano

È stato inaugurato oggi ViaPadova36, un importante progetto di housing sociale realizzato attraverso il recupero e la valorizzazione di uno stabile d’epoca, situato nel cuore del quartiere di Via Padova, a Milano.

Molte le presenze istituzionali intervenute: Giuseppe Guzzetti, Fondazione Cariplo, Stefano Granata, Abitare sociale metropolitano, Carlo Cerami, Polaris Real Estate, Mons. Gianni Zappa, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Marco Gerevini, Fondazione Housing Sociale. Un senso di soddisfazione condiviso per l’inaugurazione di un’iniziativa che, nella sua fase di avvio, era stata presentata come “opera segno” durante Family 2012 a papa Benedetto XVI, consegnandogli le chiavi rappresentanti simbolicamente il progetto.

ViaPadova36 è innanzitutto una risposta alle difficoltà di accesso alla casa, sempre più forti in città: 41 alloggi a canone calmierato oggi abitati da persone italiane e straniere: famiglie giovani, coppie, nuclei monoparentali, anziani, persone con fragilità; un residence sociale da 22 posti per rispondere a necessità abitative temporanee di lavoratori, studenti, parenti di degenti.

Ma non solo. ViaPadova36 è anche un luogo per la promozione di attività sociali e culturali rivolte agli abitanti, aperto al quartiere e alla città, dove le diversità diventano ricchezza per facilitare la coesione sociale.

In ViaPadova36 trovano casa due progetti pilota di imprenditoria sociale: Share, il primo negozio di abbigliamento di qualità di seconda mano con finalità sociali, e Beso, il primo punto vendita di un’innovativa capsula di caffè del commercio equo e solidale completamente riciclabile.

ViaPadova36 promuove un nuovo modello di imprenditoria sociale che favorisce una gestione integrata, coordinata e condivisa dell’intero edificio attraverso il coinvolgimento di diversi attori.

ViaPadova36 considera una ricchezza progettuale la multiculturalità e il processo di trasformazione urbana che sta attraversando il quartiere dove è inserito, offrendosi come ulteriore risorsa a quelle già presenti sul territorio e contribuendo a risolvere le situazioni di fragilità sociale presenti

 

Da IncrociNews, 21.11.2014

Sport idee 2015: le 10 idee per lo sport del futuro

Achini: Al traguardo arriviamo convinti che la partita di educare i giovani si può vincere

Oltre 160 idee per migliorare lo sport italiano,80 testimonianze, più di 26 ore tra dibattiti e storie valoriali, più di 2 mila spettatori. Sono solo alcuni dei numeri della prima inedita 24 Ore di Idee per lo Sport, voluta da Centro Sportivo Italiano, che si è conclusa all’ Oratorio Sacerdi Cernusco sul Naviglio. Ventiquattro ore no stop di dibattiti tra i personaggi al vertice dello sport italiano, i giovani e i dirigenti delle società sportive di base del CSI che si sono confrontati a rotazione su un argomento legato all’attività sportiva nelle sue mille sfaccettature: dai temi attuali della politica sportiva, a quelli dello sport al femminile, per disabili o in oratorio.  Parallelamente due tavoli delle idee: quello dei giovani e quello dei dirigenti chiamati a dare il loro contributo. Ma la 24 Ore è stata anche una maratona di213 km corsa dagli ospiti, dai giovani e dai volontari che hanno indossato le scarpe da ginnastica e sono saliti sui tapis roulant Techongym attraversando simbolicamente tutti i paesi del mondo. Un supporto indispensabile alla 24 Ore di Idee per lo Sport è arrivato dalla macchina dei volontari: 450 persone tra giovani e dirigenti delle società sportive del CSI provenienti da tutta Italia.

 

 

 

A condurre la macchina è stato il Presidente nazionale del CsiMassimo Achini, ideatore dell’iniziativa, che ha concluso la “fatica” ripercorrendo la maratona: “ Servivano idee concrete per aiutare lo sport a dare il meglio di sé, dove protagonisti fossero i giovani e i dirigenti. Una maratona all’insegna dell’ uguaglianza, con presidenti federali, gente comune, tutti coloro che hanno a cuore il futuro dei giovani e dello sport tutti insieme a dare il proprio contributo. Siamo convinti che se oggi vogliamo rendere più bello lo sport, occorre ripartire proprio dallo sport in oratorio, patrimonio di tutti. E la 24 ore è un trampolino per questo anche nella “follia” con cui è nata. Il Csi è stato “folle” dal 1944 ed oggi ci piace il gusto dell’utopia e della sfida. Dunque siamo orgogliosi di un weekend come questo. Abbiamo dato un contributo che ha il profumo di speranza. Al traguardo arriviamo con più energia e carica, straconvinti che la partita di educare i giovani si possa vincere davvero. Abbiamo consegnato la raccolta di tutte le idee registrate qui in oratorio, pensando già all’anno prossimo quando ci sarà una nuova edizione”.
Infatti le oltre 160 idee raccolte durante la 24 Ore sono passate al vaglio della Giuria dei giovani presieduta dal Generale Gianni Gola. E  proprio loro hanno selezionato la Top Ten delle idee che, tra gli applausi del pubblico in sala, sono state proiettate sullo schermo. Così come si era aperta, la 24 Ore si è chiusa con l’ingresso della fiaccola olimpica dei 100 anni del Coni.

 

LA TOP TEN DELLE IDEE

1. Idea più coraggiosa

Adottare un giovane carcerato attraverso l’affiancamento sportivo in oratorio dove il CSI a livello centrale ne cura il reinserimento 

2. Idea che genera posti di lavoro nello sport

Istituzione di un servizio civile sportivo a servizio delle società sportive 

3. Idea più nuova

Canale web Tv del CSI per dare visibilità alle attività sportive e ai valori dello sport, coinvolgendo anche i ragazzi nella realizzazione del materiale mediatico 

4. Idea che favorisce l’integrazione

Integrare sport paralimpici in gare per normodotati e favorire l’accessibilità ai disabili: abbattimento di barriere architettoniche e sovvenzioni per attrezzature sportive  

5. Idea che abbatte la sedentarietà

Utilizzare le strutture scolastiche al di fuori dell’orario scolastico per attività sportive e visite mediche obbligatorie durante la scuola per evitare malattie (obesità, anoressia, problemi muscolari…)  

6. Idea più internazionale

Istituire un “erasmus sportivo” come gemellaggio tra società sportive di diversi paesi  

7. Idea per le società sportive

Creare un bollino di qualità alle società sportive valutato da un organismo competente composto soprattutto da giovani sportivi per determinare al seguito agevolazioni alle società  

8. Idea per l’attività giovanile

Lezioni multimediali create da professionisti dei vari settori per allenatori e ragazzi  

9. Idea per l’educazione

Trasformare l’educazione fisica in educazione allo sport (fisica, allenamento, tifo…) fin dalla scuola materna 

10. Idea più forte per i deboli

Istituire con criteri da definire un fondo monetario per sostenere i ragazzi in difficoltà affinché accedano alle società sportive e possano sostenere i costi dello sport