La Storia

Nel 1970 per iniziativa di alcuni genitori e del parroco della chiesa di via Padova “San Giovanni Crisostomo”, nasceva in via Cambini n°10 l’omonima Polisportiva con l’obiettivo di offrire ai ragazzi della zona la possibilità di praticare le diverse discipline sportive sotto la guida di alcuni buoni padri di famiglia.

All’inizio del 1974 il grande salone sotto la chiesa, che il progetto originario destinava a cine-teatro, era ancora a rustico, non utilizzato se non come rifugio di rottami, salvo la zona sotto il presbiterio, in cui era stato ricavato un piccolo teatro.

Nel quartiere c’era richiesta crescente di impianti sportivi, soprattutto per ragazzi e giovani, visto che quelli comunali erano poca disponibili.

Si cominciava a sentire in giro un termine nuovo: “fai da te”…

E così, nelle lunghe sere d’estate, i soci della giovane Polisportiva S. Giovanni Crisostomo si improvvisarono muratori, imbianchini, elettricisti, piastrellisti,… e fu creata (è proprio il caso di dirlo!) una splendida palestra, con tanto di servizi, spogliatoi, sala riunioni…

E si finì con il piccolo, ma prezioso campo giochi dell’oratorio, che venne ben sistemato, attrezzato e recintato, con lavori che richiesero un ulteriore notevole impegno

L’erba del campo Mariani non poté più essere falciata dai contadini, perchè i nostri entusiasti calciatori (dai bambini ai loro papà) avevano “costruito” ben due campi da calcio, teatro continuo di vivaci contese sportive.

La prima squadra a formarsi fu un gruppo di atletica leggera, seguito a breve dalle prime squadre di calcio e pallavolo.Negli anni, nel direttivo della società si sono avvicendati altri genitori volontari sempre animati dal desiderio di garantire un ambiente moralmente sano per tutti gli atleti.

L’obiettivo prioritario e lo sforzo che oggi accomuna tutti gli attuali soci, è di realizzare una buona “Casa sportiva” caratterizzata da un ambiente, in termini di comportamento e struttura, adeguato ed ideale per vivere rapporti sociali e praticare lo sport nelle sue forme più pure e, in altre parole, con bravura, agonismo e soprattutto con educazione, rispetto e signorilità.

È da ricordare che l’area dove sorgeva il campo da calcio, intitolato ad Enzo Salmi, uno dei genitori/soci fondatori, dal 2015 è passata al Comune di Milano e che la palestra, che porta il nome di don Enrico Molteni, il sacerdote che tanto si adoperò per la nascita della Polisportiva, è inutilizzata da anni in quanto inagibile.

Da queste “ceneri” è sorta la nuova “Sancri”. Ma questa è un’altra storia…