Lo spirito della Sancri: lettera di uno di noi

…scrivo solo ora e non per darti buone notizie.
In seguito agli strani referti ecografici che ho ottenuto da Marzo a inizio Settembre, ho approfondito la cosa poiché ho avuto sempre maggiori perplessità sul mio strano caso.
Sono quindi andato a farmi visitare da un ex Medico Sportivo del settore giovanile del Milan che di fatto ha riscontrato una pubalgia, ormai cronicizzata, e ha escluso che in precedenza abbia avuto gravi lesioni come diagnosticatemi a fine della preparazione invernale.
L’iter riabilitativo prevede quindi riposo e probabilmente successivamente della fisioterapia per recuperare l’abilità funzionale corretta, ma ad oggi non so quanto sia a livello di tempo.
Io, detto sinceramente, sono molto giù di morale visto che il calcio da nove mesi a questa parte non fa più parte della mia vita.
E soprattutto quando do la parola ci tengo a mantenerla, e in questo caso, il primo tradito sono purtroppo io.
Non so quando e se tornerò un atleta: la mia volontà è quella, ma per come stanno evolvendo le cose nell’ultimo anno ho sempre meno fiducia, e soprattutto poi non so se stando fermo così tanto riuscirei a tornare utile alla causa.
Mi sembra corretto e doveroso però ringraziarti e ringraziarvi, poiché comunque la Sancri per 6 anni è stata un po’ come casa mia, e se oggi (o ieri ormai) sono il calciatore e l’ “uomo” che sono lo sono anche grazie a voi.
Ho vinto un campionato con la Prima, ho vinto una cannonieri con la Juniores, ma penso che le vittorie più importanti le ho ottenute tramite valori che ho acquisito, come l’umiltà, il sacrificio e la determinazione, che sicuramente mi saranno utili anche fuori dal campo.
Sempre e comunque FORZA SANCRI

 

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